Autobahn Genfersee Nacht Verkehr

«La nostra massima è il mercato e la concorrenza.»

Guardie politiche

L'associazione svizzera dei trasporti stradali ASTAG intende rappresentare al meglio gli interessi del trasporto di merci e di persone su strada con camion, pullman e taxi.

Il punto di partenza sono gli statuti. Essi stabiliscono che l'associazione si impegna a risolvere tutti i problemi legati al traffico motorizzato dei veicoli commerciali «sulla base dell'economia di mercato». Il principio guida n. 1 è quindi il «mercato e la concorrenza», con tutte le conseguenze di politica regolamentare che ne derivano.

Le «linee guida politiche» qui formulate derivano direttamente da questo mandato di base. Servono a definire posizioni dettagliate nei principali ambiti d'azione politica dell'associazione.

Il Comitato centrale ha adottato all'unanimità una versione di base delle «linee di guida politiche» il 15 settembre 2023. Una versione aggiornata è stata approvata il 28 novembre 2025.

Principi di base
Concorrenza

L’ASTAG è un’associazione economica liberale. Il principio supremo è la concorrenza e l’economia di mercato libera, ossia la massima libertà possibile d’azione imprenditoriale in tutti i settori di attività dei suoi membri.

Lo Stato deve creare condizioni quadro ottimali che permettano una concorrenza la più ampia possibile e allo stesso tempo equa. Di fondamentale importanza sono regole stabili e trasparenti che valgano allo stesso modo per tutti gli attori. Esse devono proteggere la concorrenza, preservare gli operatori da ingerenze statali e garantire la sicurezza del diritto. Gli ostacoli al commercio devono essere eliminati laddove possibile, i monopoli sostenuti dallo Stato soppressi e le sovvenzioni ridotte al minimo.

Le disposizioni statali che si oppongono alla libera concorrenza e limitano la capacità d’azione del settore dei trasporti costituiscono un’ingerenza sproporzionata nella libertà economica. Esse alterano i prezzi e i mercati, causano inefficienze e perdite di benessere e arrecano più danni che benefici. L’ASTAG respinge quindi in linea di principio i divieti e le misure coercitive statali.

Sicurezza degli investimenti e della pianificazione

Concorrenza ed economia di mercato possono dispiegare appieno i loro effetti solo se le imprese possono investire e pianificare in un contesto stabile e affidabile. Una condizione essenziale in tal senso è costituita da condizioni quadro durature e comprensibili con sufficiente anticipo.

Modifiche legislative frequenti e prescrizioni contraddittorie minano la fiducia dell’economia e comportano una certa reticenza negli investimenti. Proprio nel settore dei trasporti, dove le imprese investono a lungo termine in veicoli e infrastrutture, la sicurezza della pianificazione e la prevedibilità sono di fondamentale importanza.

L’ASTAG attribuisce quindi la massima importanza a tempi di preavviso adeguati. Nell’introduzione di nuove disposizioni o nella modifica di regole esistenti, occorre garantire che le scadenze vengano comunicate il prima possibile e che gli investimenti già effettuati conservino il loro valore.

Innovazione

L’ASTAG punta sulla responsabilità imprenditoriale e personale, e dunque sull’innovazione. In un contesto di libera concorrenza esiste sempre lo stimolo a fornire la migliore prestazione, sia in termini di qualità, di prezzo, che di adattamento dei prodotti. Chi innova ha maggiori opportunità sul mercato. L’innovazione è quindi un importante fattore di sviluppo. Essa porta progresso, crescita e occupazione e consente – ad esempio nei settori ambientale e climatico – di ridurre al minimo gli effetti negativi dell’attività economica.

Il settore del trasporto stradale assolve al meglio i propri compiti a favore dell’economia, dell’artigianato e della popolazione quando spirito imprenditoriale, innovazione e volontà di prestazione possono svilupparsi liberamente – senza imposizioni statali che mettano in discussione la responsabilità e l’iniziativa propria delle imprese.

Sicurezza e compatibilità

L’ASTAG considera la sicurezza del traffico, la sicurezza sul lavoro e la certezza del diritto come presupposti imprescindibili per tutte le attività nel settore dei trasporti. I collaboratori del ramo hanno diritto a condizioni lavorative e quadro eque e sicure a lungo termine, che garantiscano l’integrità personale. A tal fine è stata sottoscritta, tra l’altro, la Carta della Sicurezza della Suva.

Le persone potenzialmente interessate dagli effetti del trasporto stradale, così come l’ambiente e il clima, devono essere protetti nel miglior modo possibile. Le emissioni, gli incidenti e il rumore devono essere ridotti al minimo al fine di garantire la compatibilità economica, sociale ed ecologica del traffico. Gli strumenti privilegiati sono il progresso, il sapere e l’innovazione.

Benessere grazie al traffico

Per l’ASTAG esiste una stretta correlazione tra traffico, crescita economica e benessere. La Svizzera, a fronte dell’aumento della divisione internazionale del lavoro, dell’interconnessione e della concorrenza, ha prospettive future solo se è in grado di scambiare beni e servizi con i propri partner commerciali in modo diretto, rapido e sicuro (traffico import/export). Sul territorio nazionale (traffico interno) occorre inoltre garantire in modo affidabile, flessibile e secondo le esigenze l’approvvigionamento e lo smaltimento. È inoltre necessaria una mobilità funzionante per le attività professionali e il tempo libero. Il traffico è quindi un fattore abilitante del benessere.

politica dei trasporti
Libertà di scelta del mezzo di trasporto

L’ASTAG si riconosce nel principio della libera scelta del mezzo di trasporto. Ogni possibilità disponibile di spostamento e trasporto deve poter essere utilizzata secondo il proprio giudizio personale, senza imposizioni statali. La libera scelta del mezzo di trasporto è sancita esplicitamente all’art. 32 dell’Accordo sui trasporti terrestri tra la Svizzera e l’UE e, quale derivazione della libertà di concorrenza, all’art. 94 della Costituzione federale. Unica eccezione è il traffico di transito attraverso le Alpi da confine a confine, che deve avvenire su rotaia secondo l’art. 84 della Costituzione federale.

L’impiego dei mezzi di trasporto sul territorio nazionale così come per l’importazione e l’esportazione deve quindi essere determinato unicamente dalle esigenze e dalle aspettative della clientela. I criteri decisivi sono quelli della libera concorrenza, in particolare qualità, prezzo ed efficienza. In tal modo si valorizzano al meglio i vantaggi specifici di ciascun mezzo di trasporto. È la domanda a determinare l’offerta – e non il contrario.

Co-modalità

L’ASTAG mira a una stretta interconnessione e collaborazione tra tutti i modi di trasporto. Nel traffico merci e passeggeri, il potenziale della strada, della ferrovia, della navigazione e del trasporto aereo deve essere sfruttato al meglio. Occorre collegare le diverse offerte in modo orientato al cliente e utilizzare ciascun mezzo di trasporto per i compiti per cui è particolarmente adatto, ad esempio la ferrovia sulle lunghe distanze e il trasporto stradale nella distribuzione capillare.

Condizione indispensabile è un trattamento paritario da parte della politica – senza pregiudizi ideologici. In tutti i settori devono essere garantiti la libera concorrenza, la non discriminazione e condizioni comparabili eque. In primo piano vi sono l’infrastruttura, il finanziamento e le disposizioni legali per l’esercizio.

Trasferimento modale

L’ASTAG sostiene esplicitamente, come principio di fondo, la politica svizzera di trasferimento del traffico. Il «traffico di transito attraverso le Alpi da confine a confine» deve avvenire, come previsto dalla Costituzione e dalla legge, su rotaia. Anche per ragioni economiche, logistiche ed ecologiche è sensato utilizzare la ferrovia per trasporti su lunghe distanze, laddove ciò sia possibile.

Non esiste invece alcun mandato di trasferimento per il traffico interno in Svizzera, per l’importazione e l’esportazione, né per il traffico passeggeri. L’ASTAG respinge tutte le iniziative e misure che, oltre il traffico di transito, mirano a una preferenza unilaterale di singoli mezzi di trasporto da parte dello Stato – in particolare tramite sovvenzioni e misure coercitive. Tali interventi non sono né ammissibili né utili. Inoltre, il trasporto stradale è indispensabile per l’economia e la popolazione, soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento e lo smaltimento nel traffico interno, tenendo conto delle esigenze della clientela (velocità, affidabilità, flessibilità, «just in time»).

Infrastrutture

L’ASTAG sostiene un’infrastruttura di trasporto adeguata alle esigenze e performante per tutte le modalità di traffico. Le vie e le reti di trasporto sono una condizione fondamentale per la mobilità e la logistica. In quanto fattori determinanti per il buon funzionamento dell’intero sistema dei trasporti, influenzano l’accessibilità del Paese e delle regioni, e quindi la loro posizione nella competizione internazionale tra sedi economiche. La Svizzera ha bisogno di un’infrastruttura di trasporto – e anche di dati – moderna e ben sviluppata.

Il parametro di riferimento sono le prestazioni di trasporto e di traffico in crescita, come indicato da tutte le previsioni. Esse richiedono investimenti continui nell’esercizio, nella manutenzione e nel risanamento delle infrastrutture esistenti. Inoltre, sono necessari progetti di adeguamento e ampliamento, ovvero potenziamenti per l’eliminazione dei colli di bottiglia. Particolarmente urgente è la necessità d’intervento – come dimostra il problema degli ingorghi in costante aumento, con circa 55.000 ore di coda all’anno (dato: 2024) – sulla rete delle strade nazionali e, anche per il traffico ferroviario, nelle città e nelle agglomerazioni. A causa dei tempi di realizzazione molto lunghi delle infrastrutture di trasporto, occorre accelerare la pianificazione e la progettazione.

Principio di causalità

L’ASTAG sostiene il principio di causalità e la veridicità dei costi. Tutti i costi legati al traffico, inclusi i costi esterni, devono essere imputati ai rispettivi responsabili in modo quanto più completo possibile, secondo criteri uniformi e una metodologia trasparente e comprensibile. Il grado di copertura dei costi del traffico pesante, che – indipendentemente dal metodo di calcolo e dal punto di vista – è più elevato rispetto a qualsiasi altro mezzo di trasporto, deve essere richiesto e raggiunto anche da parte degli altri gruppi responsabili.

La veridicità dei costi implica anche un calcolo equo degli stessi. In occasione di aggiornamenti, le variazioni nei costi e nei benefici del traffico devono essere considerate in egual misura e integrate in un calcolo complessivo. Una focalizzazione unilaterale solo sui costi – e in particolare sui costi esterni – non è ammissibile.

Sistema di finanziamento

L’ASTAG considera l’attuale forma di finanziamento delle infrastrutture di trasporto, con un fondo separato per la strada e uno per la ferrovia, adeguata e sufficientemente coerente dal punto di vista sistemico. Grazie al vincolo di destinazione dei proventi derivanti dal traffico stradale, il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) e il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF) sono in gran parte indipendenti dalla situazione del bilancio federale generale. Ciò garantisce la necessaria sicurezza per investimenti costanti nelle infrastrutture di trasporto.

Va respinto qualsiasi ulteriore uso improprio dei fondi stradali per compiti estranei a FOSTRA e FIF. A medio termine, le riserve in entrambi i fondi diminuiranno sensibilmente, e le risorse disponibili dovranno essere impiegate per l’ampliamento e la manutenzione delle infrastrutture. Inoltre, la quota del FIF sui proventi dell’imposta sugli oli minerali e della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) non deve essere aumentata. Per il momento non è necessario sostituire l’attuale sistema dei fondi con un nuovo modello (ad es. mobility pricing). A medio termine sarà però necessario includere anche i veicoli con propulsione alternativa.

Onere finanziario 

L’ASTAG si impegna per un livello di imposte, tasse e contributi il più basso possibile. L’onere finanziario a carico del settore svizzero del trasporto stradale, causato dallo Stato, è già oggi il più elevato in tutta Europa. Ciò compromette la capacità d’innovazione e d’investimento nonché la competitività del settore.

Nuovi oneri, così come l’aumento di imposte, tasse e contributi esistenti, devono quindi essere respinti. Particolarmente inaccettabili sono gli oneri (aggiuntivi) unilaterali imposti solo al traffico pesante, mentre altri modi di trasporto vengono favoriti. Il settore del trasporto stradale non deve essere strumentalizzato per fini di politica finanziaria.

Mezzi di trasporto

L’ASTAG sostiene gli sforzi politici e privati volti alla continua modernizzazione delle flotte di veicoli. Camion, pullman e taxi sono il «motore» indispensabile per il trasporto di merci e di persone su strada. La loro efficienza, efficacia e compatibilità ambientale dipendono dalla possibilità di impiegare sempre la tecnologia e le tecniche più recenti. Questo include, in particolare, i veicoli con propulsione alternativa.

Va privilegiato l’impegno volontario dei proprietari dei veicoli, in base alle loro possibilità finanziarie. A complemento, si possono prevedere incentivi agli investimenti da parte della politica. Sono invece da respingere gli obblighi coercitivi, così come le normative che favoriscono o svantaggiano determinate tecnologie, tipi di veicoli o modalità di trasporto, nonché forme giuridiche di imprese (private – pubbliche). L’obiettivo è garantire «parità di condizioni» per tutti i mezzi e le modalità di trasporto.

Politica ambientale e climatica
Sostenibilità nel traffico

L’ASTAG riconosce i rischi legati al cambiamento climatico globale e la necessità di intervenire per proteggere l’ambiente e il clima. Sono indispensabili misure sia per limitare il riscaldamento globale, sia per adattarsi al clima futuro. Occorre inoltre migliorare la qualità dell’acqua, dell’aria e del suolo, e fermare la perdita di biodiversità. Non agire non è un’opzione.

La logistica, il traffico e la mobilità devono quindi essere resi più rispettosi dell’ambiente e del clima. Tuttavia, l’approccio deve essere «sostenibile», ossia compatibile dal punto di vista ecologico, economico e sociale. Solo in questo modo le misure saranno efficaci, finanziabili e accolte favorevolmente da economia, artigianato e popolazione. Inoltre, esse devono rappresentare – invece di rinuncia e perdita – un’opportunità per uno sviluppo innovativo del sito economico Svizzera.

Obiettivo zero netto

L’ASTAG sostiene la legge sul clima approvata dal popolo nel 2023 e gli obiettivi che ne derivano per la Svizzera. L’obiettivo principale è che la Svizzera diventi climaticamente neutra entro il 2050, ossia che venga raggiunto il traguardo delle emissioni nette pari a zero. Le emissioni di gas serra dovranno essere limitate a un livello che possa essere assorbito da serbatoi naturali (ad es. foreste, suoli) e tecnici.

L’ASTAG sostiene il settore del trasporto stradale negli sforzi volti alla riduzione delle emissioni di CO2. L’obiettivo è una riduzione significativa e duratura delle emissioni di CO2 derivanti dalle prestazioni di trasporto da A a B nel traffico merci e passeggeri su strada (Risoluzione sul clima dell’ASTAG del 2024). In tal modo si intende contribuire in modo sostanziale al percorso di riduzione stabilito per legge.

Misure

L’ASTAG considera un mix di misure – possibilmente su base volontaria – come la via migliore per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nel settore del trasporto stradale. Tutte le imprese devono avere la possibilità di ridurre le emissioni dei propri servizi di trasporto, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione o capacità finanziaria. Occorre evitare una consolidazione del settore causata da prescrizioni statali che alterano la concorrenza favorendo determinate misure o tecnologie.

Nel caso di innovazioni che gravano eccessivamente sulle risorse finanziarie della maggioranza delle imprese del trasporto stradale, sono ipotizzabili misure di sostegno statale. L’attenzione deve essere rivolta principalmente a finanziamenti iniziali per investimenti e incentivi fiscali. I sussidi volti a ridurre i costi operativi devono essere evitati o eliminati il più rapidamente possibile. In ogni caso, è necessario lasciare spazio a soluzioni imprenditoriali con un’impostazione tecnologicamente neutrale.

Politica energetica
Sicurezza dell’approvvigionamento

L’ASTAG intende ridurre la dipendenza del settore del trasporto stradale dall’energia fossile proveniente dall’estero. Alla luce delle carenze energetiche e di approvvigionamento dovute a influenze geopolitiche, è necessario creare condizioni quadro adeguate per garantire una produzione sufficiente di elettricità a livello nazionale. Considerato che il fabbisogno energetico complessivo aumenterà in modo significativo, indipendentemente da quello del trasporto stradale, è essenziale in particolare eliminare gli ostacoli normativi e le possibilità di ricorso, oltre a rispettare il principio della neutralità tecnologica.

La transizione del sistema energetico svizzero è un processo a lungo termine. In combinazione con gli obiettivi climatici della Svizzera, essa richiede la disponibilità di quantità molto maggiori di elettricità a zero emissioni di CO₂. È quindi auspicabile un ampliamento della produzione di elettricità sul territorio nazionale.

Decarbonizzazione / Defossilizzazione

L’ASTAG sostiene la decarbonizzazione, ovvero la defossilizzazione, delle flotte di veicoli nel settore del trasporto stradale. Nei servizi di trasporto, le emissioni di CO2 e il consumo di energia fossile devono essere ridotti al minimo. A tal fine, occorre promuovere il rinnovo dei parchi veicoli a favore di mezzi con propulsione alternativa – senza tuttavia privilegiare una specifica tecnologia di trazione.

La base è un approccio integrato, che consideri sia i veicoli stessi, sia l’infrastruttura di ricarica e rifornimento, sia infine la disponibilità di energia. Al tempo stesso, deve rimanere consentito l’impiego di veicoli con trazione fossile; l’introduzione di un divieto per le nuove immatricolazioni viene respinta.

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Le misure

L’ASTAG accoglie positivamente le misure volte a migliorare l’efficienza energetica nel settore del trasporto stradale. Devono essere promosse in primo luogo l’integrazione di veicoli con propulsione alternativa, l’ottimizzazione operativa e l’innovazione. A tal fine possono rientrare anche tecnologie che, dal punto di vista attuale, presentano ancora prospettive limitate (ad es. carburanti sintetici).

Vengono invece respinti i divieti relativi a singole tecnologie e le prescrizioni statali che comportano distorsioni della concorrenza.

Partenariato sociale
Collaborazione

L’ASTAG si impegna per una collaborazione tra datori di lavoro e lavoratori nel settore del trasporto stradale di merci e persone. La definizione e l’evoluzione delle condizioni di lavoro richiedono la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le persone interessate e coinvolte. Il presupposto è il rispetto reciproco e la fiducia. Entrambe le parti devono sostenere con chiarezza il settore del trasporto stradale nelle questioni e nei temi che lo riguardano.

A tal fine viene coltivata uno stretto partenariato sociale con le organizzazioni dei lavoratori legittimate a farlo. Presupposto imprescindibile è la loro rappresentatività nel settore, cioè un numero sufficiente di membri secondo le disposizioni di legge, nonché la lealtà. Qualsiasi tentativo di ingerenza da parte di organizzazioni estranee al settore non sarà in alcun caso tollerato. Un partenariato sociale con l’ASTAG senza rappresentatività e senza lealtà non è possibile.

Obbligo di pace

L’ASTAG si attiene a un obbligo assoluto di pace sociale. Eventuali divergenze di opinione e conflitti vengono risolti in modo oggettivo. Le trattative devono essere condotte in maniera corretta, costruttiva e collaborativa.

Occorre rinunciare in ogni caso a misure di lotta. Sono esplicitamente escluse azioni come scioperi, manifestazioni e altre forme di protesta pubblica – indipendentemente dallo scopo.

Accordo nazionale / Disposizioni aggiuntive

L’ASTAG definisce gli oggetti e i contenuti del partenariato sociale in un accordo quadro collettivo con una rappresentanza dei lavoratori legittimata («accordo nazionale»). Il campo d’applicazione comprende in linea di principio tutti i membri di entrambe le parti contraenti. Possono essere concordate eccezioni. Restano riservate le disposizioni dei contratti collettivi e dei contratti normali di lavoro ai sensi del Codice delle obbligazioni.

Le sezioni dell’ASTAG sono libere di stabilire, in aggiunta all’accordo nazionale, ulteriori regolamentazioni a livello cantonale e regionale («disposizioni aggiuntive», «norme salariali»). Tali norme non possono in alcun caso essere meno favorevoli di quelle previste nell’accordo nazionale. Il partner contrattuale deve essere lo stesso anche a livello nazionale.

Contratti collettivi di lavoro

L’ASTAG rinuncia alla conclusione di contratti collettivi di lavoro ai sensi degli articoli 356–358 del Codice delle obbligazioni. Di conseguenza, il partenariato sociale rimane limitato ai membri dell’associazione. Una dichiarazione di obbligatorietà generale per l’intero settore, inclusi i non membri, non è possibile per definizione.

Le questioni salariali – a differenza dei contratti collettivi di lavoro «classici» – non rientrano nel partenariato sociale a livello nazionale nel settore del trasporto stradale. A livello cantonale, tali questioni possono essere regolate dalle sezioni («norme salariali»).

politica della formazione
Riferimento pratico

L’ASTAG attribuisce la massima importanza a una formazione e a un perfezionamento professionale il più possibile orientati alla pratica e vicini al mercato del lavoro. I corsi e i programmi formativi devono offrire un valore aggiunto per le persone che li frequentano e, di conseguenza, anche per i datori di lavoro.

Gli ostacoli burocratici che rendono difficile l’accesso alla professione devono essere ridotti al minimo. Tra questi rientrano sia requisiti teorici inutili o eccessivi, sia costi elevati dovuti a prescrizioni statali.

Promozione delle giovani leve

L’ASTAG si assume la responsabilità per i profili professionali del settore. In qualità di organizzazione del mondo del lavoro competente, contribuisce in modo essenziale, attraverso le sue attività nella politica della formazione e nella promozione delle giovani leve, a far sì che i giovani scelgano una formazione nel settore del trasporto stradale. L’invito è rivolto a tutte le persone interessate, in particolare a quelle che, per mancanza di rappresentanza nel settore, offrono ancora un grande potenziale, come ad esempio le donne.

Un ulteriore punto focale è rappresentato dalla «riqualificazione professionale», ovvero dalla motivazione di persone provenienti da altri settori professionali a intraprendere una carriera nel trasporto stradale.